11 migliori 4×4 di tutti i tempi (parte seconda)

Altri 6 fuoristrada giudicati I migliori 4×4

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Alcuni 4×4 hanno avuto un impatto maggiore sul mondo rispetto ad altri, ma quali hanno fatto la differenza più grande?  Chiedi ad appassionati di quattro ruote motrici quali sono  “Gli 11 migliori 4×4 mai realizzato” (Leggi articolo – Prima Parte – segui Link)  e probabilmente otterrai differenze di opinione.

Con questa domanda si può ottenere con una discussione che può durare per tutta la notte, con amici e conoscenti esperti di 4×4, sopratutto se davanti ad una tavola con cibo e birra! Ho ottenuto così gli 11 migliori 4×4 di tutti i tempi e più significativi.

Dopo aver illustrato e raccontato Gli 11 migliori 4×4 con la classifica dei primi 5, oggi vi racconto e vi illustrerò i prossimi 6 modelli.

6 – Nissan Patrol Y60

La Nissan ha superato la rivale Toyota, con la sua Y60 Patrol.

Immagini filtrate , prese da google

Non solo il Nissan Patrol Y60 , passo corto e lungo, era più comoda su strada, rispetto alle rivali del periodo, che era la Toyota Land Cruiser 60, ma offriva anche delle migliori prestazioni in off road. Questo veicolo rivoluzionario di Nissan fu lanciato nel 1987. Comunque, il Y60 non fu il primo e performante 4×4 della Nissan. Questo onore va al suo predecessore, il modello SAFARI, che ha segnato il primo significativo cambio di direzione per il Patrol.

Nissan produsse effettivamente la sua prima auto 4×4 nello stesso periodo in cui Toyota realizzò il suo primo Land Cruiser, e per lo stesso motivo della Toyota: rispondere a una chiamata dell’esercito americano per un leggero 4×4 che poteva essere prodotto rapidamente e facilmente dopo lo scoppio della guerra nelle vicinanze. Corea del 1950. Come l’originale Land Cruiser, anche il primo fuoristrada Nissan assomigliava molto a una jeep della Seconda Guerra Mondiale.

Avanzando rapidamente verso il 1979 e il modello SAFARI molto più sofisticato era “estremamente agevole in Off road e vantava anche la migliore manovrabilità su strada di qualsiasi 4×4 giapponese”. Si è rivelata un’ottima base per il Patrol Y60 che venne realizzato e sviluppato con delle migliorie.

Il dominio Toyota decade

La Y60 con i suoi ponti fissi a sospensioni a molle, potrebbe essere arrivata 17 anni dopo il lancio della Range Rover, ma fu la Y60 , in certe zone del mondo, a sovrastare il dominio del Rang Rover. Oltre questo imprevisto ostacolo, Toyota immesse nel mercato Lj80 in anticipo nel 1990, per cercare di contrastare il successo del Patrol, ma ormai era troppo tardi.

nfatti il fuoristrada per eccellenza, il Land Cruiser LJ80, pur non meritandolo, le sue doti e il suo mercato era stato in qualche modo compromesso.

Il y60 rimase un punto di riferimento e forse considerato uno dei Gli 11 migliori 4×4 per Nissan, poiché la sua Y61 del 1997 non ha tenuto il passo della concorrenza Toyota, oltre il fatto che da queg’anni in poi, l’influenza della casa costruttrice RENAULT si era fatta sentire nei componenti, compromettendo le affidabilità e la stima che si era venuta a creare tra clienti e casa costruttrice Nissan.

Ancora oggi la Y60 è ancora ricercata, dagli appassionati, per partire con una buona base e prepararlo a proprio piacimento.

7 – Toyota Land Cruiser Serie 70

Land Cruiser 70 Series è la prova vivente del modello che resisterà alla prova del tempo.

Immagini filtrate , prese da google

La Toyota Serie 70 del 1985 è il 4×4 estremamente resistente e senza fronzoli. A tempi indietro ho sentito che veniva chiamato “cavallo da lavoro”. E’ un modello che è con noi da più di 30 anni ed è ancora il 4×4 più duro di oggi. E’ difficile trovare qualcuno che non piaccia o che non esalti questo fuoristrada e poi se viene ricercato ed è ancora in circolazione tutto questo tempo ed è ancora ricercatissimi, ci sarà il suo motivo…..

La Serie 70 arrivò nel 1984 in sostituzione della Serie 40 di grande successo. Aveva delle gomme molto grandi ed una linea più slanciata. Complessivamente era più grande della 40, sebbene la 70 conservasse alcuni degli spunti di stile del 40 e, naturalmente, un telaio separato dalla scocca, con assali anteriori e posteriori e sospensioni a balestre, dopo di che negli anni sucessivi, quest’ultime vennero riviste, modificate.

L’esordio del nuovo modello

Al momento del lancio è arrivato in una serie sbalorditiva di modelli: autocarro, cabinato e porta truppe militarisu su tre diversi passi (corto, medio e lungo) e con un numero di motori diversi. C’era anche una versione a molle, chiamata Bundera.

Fin dall’inizio le varianti del telaio della cabina e entrambe costruite sul passo lungo, si sono dimostrate le più popolari nei vari paesi del mondo. Mentre quì in Europa e sopratutto da noi in Italia il modello che è tutt’oggi popolare e ricercato è il passo corto.

Il primo importante aggiornamento della 70 avvenne nel 1999 quando le molle elicoidali sostituirono le molle a balestra nella parte anteriore e le molle a balestra posteriori furono allungate per migliorare la qualità di guida a vuoto. Anche la cabina è stata modificata e ha guadagnato in lunghezza.

Quello che alcune persone considerano il miglior motore di sempre per della Serie 70 è il turbo-diesel a sei cilindri da 4,2 litri. La gamma della Serie 70 che conosciamo, è ancora in produzione in Australia con il nuovo turbodiesel V8 da 4,5 litri, ora l’unico motore disponibile in tutta la gamma. 

Da allora, gli airbag guidatore e passeggero e l’ABS hanno contribuito a rafforzare le credenziali di sicurezza degli anni ’70. E nel 2012, la Double Cab serie 79 si è unita alla line-up.

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8 – Land Rover Discovery 1

La prima generazione di Land Rover Discovery è stata un punto di svolta per il 4×4 in viaggio con la famiglia.

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La storia del Discovery serie 1, inizia nell’autunno 1989 quando la Land Rover, che da molti anni non produceva nuovi modelli e si concentrava solo sul restyling di quelli esistenti , il Range Rover e Defender, lancia sul mercato questa automobile-fuoristrada in modo da colmare il divario di capacità e di utilizzo. Tutto questo succede con l’intento di creare un mezzo fuoristrada da famiglia capace di contrastare il successo dei 4×4 di produzione orientale.

Il cambio di stile

Già dalla prima versione, la Discovery 200 si impone sul mercato per soluzioni tecnologiche al top sia in ambito fuoristradistico, forte della tradizione Land Rover in materia di trazione integrale permanente, sia in ambito automobilistico, rendendo la guida del modello molto più gradevole rispetto a quella del Defender ma più simile a quella del Range Rover (segui il Link).

La prima serie venne offerta inizialmente nella sola versione 3 porte, cui seguì il modello 5 porte a cinque o sette posti con gli ultimi due previsti su panchette ripiegabili nel bagagliaio, non rivolte nel senso di marcia.

Il successivo restyling del 1994 porta fari anteriori più grandi e gruppi ottici supplementari nella zona posteriore. Il 2.5 turbodiesel (segui il LINK) e il 3.5 V8 vengono rimpiazzati da un nuovo “due litri e mezzo” e da un 3.9 V8. Il progetto della prima serie è rimasto in produzione fino al 1998 e ha rappresentato la prima novità dopo anni in cui Land Rover andava avanti ad aggiornare sempre i soliti modelli.

Oltre che essere comoda parteciò anche a famosissimi Eventi e Gare

Assieme alla mitica Parigi – Dakar il Camel Trophy ha rappresentato nell’immaginario comune l’avventura a 360°.
Si è svolto dal 1980 al 2000
 in territori aspri e impervi mettendo a dura prova uomini e mezzi.

Nel settore delle “gare automobilistiche per questi modello, la Discovery 200 e 300, color sabbia (chiamato sandglow), sono state protagoniste di un’avventura nei luoghi più impervi del Mondo alla quale molti hanno sognato di poter partecipare, con la Paragi-Dacar e la famosissima manifestazione del Camel Tropy.


Come confermato da moltissimi adesivi gialli che capeggiavano sulle carrozzerie di molti fuoristrada e automobili, Il Camel Trophy ha segnato un’epoca con i suoi percorsi in fuoristrada negli angoli più remoti e inospitali del globo.

9 – Toyota Land Cruiser 80 Series: il  pacchetto completo

Con Forza, affidabilità, potenza e accessori di serie, la Serie 80 è considerata, da molti, uno dei I 10 migliori 4×4 e Land Cruiser di sempre, e forse il fuoristrada per eccellenza.

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Il Land Cruiser Serie 80 è considerato da molti fuoristradisti il migliore fuoristrada di sempre e della Toyota e penso che pochi possano dire il contrario che la serie lj 80 e forse il miglior fuoristrada che sia stato costruito.

La serie 80 approdò in Australia per primo, all’inizio del 1990 con un notevole clamore. Apparentemente considerata inferiore della Nissan Patrol Y60 del 1987, la Toyota era ansiosa di sostituire la sua Serie 60 a causa delle scarse vendite per contrastare quelle della Nissan. 

Le motorizzazioni

Al lancio in Australia, la 80 arrivò in una gamma di 10 modelli, due dei quali conservarono il 4×4 disinseribile. Le Motorizzazioni erano un 4500 cc benzina da 205 cv a 6 cilindri; Un 4200 cc TD a 6 cilindri da 170 cv ed in fine un 3000 cc da 125 cv a 4 cilindri , tutti motori completamente nuovi, il diesel e il turbodiesel hanno debuttato con l’80, mentre il vecchio benzina derivante della Toyota serie 60 e una versione a iniezione. 

In termini di raffinatezza, la Serie 80 ha rappresentato un grande balzo in avanti rispetto alla Serie 60 e 70 grazie all’introduzione delle sospensioni a molla e alla disponibilità di un sistema 4WD permanente, poi. Con il senno di poi è giusto dire che il passaggio da 60 a 80 è stato molto più significativo del passaggio dalla serie 80 alla 100. 

Un video dei 2 4×4 citati in questo artico, rivali in un periodo commerciale davvero importante.

Mentre l’80 era un 4×4 molto più comodo e sofisticato di qualsiasi Land Cruiser prima, conservava la leggendaria tenacia e capacità di andare ovunque.

10 – Land Rover Defender 90 100 e 110: il fuoristrada che si ama o che si odia

Con Forza, affidabilità, potenza il Defender ha segnato un’epoca e forse è il più duraturo 4×4 sul mercato di sempre.

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Nel 1983 iniziò la produzione del Land Rover 110 (evoluzione del modello 109), il cui nome si riferisce alla distanza tra gli assi (interasse o passo) di 110 pollici (2794 millimetri) del veicolo. Successivamente, nel 1984, venne introdotto il Land Rover 90, con 93 pollici di interasse (2362 millimetri), che sostituisce la Land Rover 88.

Nel 1985, invece, entrò sul mercato una versione a passo notevolmente lungo: il Land Rover 127, con ben 3226 mm di interasse.

I nuovi 90 e 110 rischiarono di essere confusi con le “Serie” a causa della loro grande somiglianza: addirittura molte parti erano intercambiabili, nonostante i modelli avessero quasi 30 anni di differenza. Le novità, tuttavia, furono significative: le Series 90 e 110 avevano sospensioni a molla e trazione integrale permanente con la possibilità di bloccare il differenziale centrale.

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Grandi motorizzazioni

Le motorizzazioni era varie, dal Diesel 2500 tD a 4 cilindri; al 2300 aspirato Diesel a 4 cilindri; il 2400 Aspirato Diesel a 4 cilindri; il V8 a carburatori da 3500 cc. Gli interni spartani e con una posizione di guida disallineata , rispetto il centro del volante, è il tipico fuoristrada che si ama o si odia.

Anche questi modelli sono stati protagonisti per una grandissima campagna pubblicitaria partipando in cooperazione, alla Cammel Tropy, segnando un un punto essenziale e commerciale che riguarderà tutto il mondo.

Oltre a questa fantastica manifestazione i modelli del Defender parteciparono anche a diverse gare internazionali di Rally, la Parigi-Dakar, Rally off road di durata, ed tuttora nei nostri giorni si presenta sempre un defender in qualsiasi evento sportivo, segno che è un’auto, un nome e una garanzia che potrebbe durare in eterno, nel mondo dell Off Road.

Tant’è vero che la Land Rover ha voluto prolungare il Defender presentando il nuovo fuoristrada. Chi sa’ se potra e riusirà a tener in alto la fama del “DEFENDER”

11-Suzuki Samurai: il 4×4 che ha messo in riga auto leggendarie del mondo dell’ off road

Considerata da molti “la cavalletta dell’off road”, affidabile e leggera. Entra con prepotenza nella classifica “Gli 11 migliori 4×4” e poi è il mio preferito!

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Il Suzuki Samurai è un fuoristrada compatto ed è stato prodotto dalla Suzuki dal 1989 fino al 2003. Si tratta di un’evoluzione dei precedenti modelli Suzuki SJ410 e Suzuki SJ413. I primi modelli destinati al mercato europeo venivano assemblati in Spagna dalla Santana Motor su licenza della Suzuki, per poter ottenere lo status di “prodotto comunitario” ed evitare le restrizioni introdotte in Europa ai modelli automobilistici nipponici.

Piccole di cilindrata ma peperine

I primi “Samurai” erano commercializzati con motore da 970 cm³ o 1324 cm³ a benzina, (usciti fuori produzione agli inizi del 1993). Il motore da 1 litro fu disponibile solo nelle primissime versioni. Il motore di 1324 cm³ a carburatore, aveva 64 cv di potenza. I motori, sui Santana, arrivavano direttamente dal Giappone, il resto della vettura veniva assemblata con parti europee.

Verso l’estate del 1992 a seguito un leggero restyling della vettura, i modelli seguenti montano un motore di 1298 cm³, a iniezione single point, con 69 cv di potenza massima. Suzuki Samurai terza serie prodotto dal 1998 al 2003. Nel 1998 vi fu un altro restyling più dettagliato, che vide l’introduzione anche delle versioni a gasolio, dapprima con un motore Peugeot XUD9 da 1905 cm³ e con 62 cv, poi con un Renault F8Q da 1870 cm³ e con 64 cv, il primo turbo e il secondo aspirato, entrambi ad iniezione indiretta

La piccola “suzukina” che si è fatta rispettare. Sarà uno dei I 11 miglior 4×4 ?

La Suzuki SJ è stata ritratta ovunque: nei centri urbani a fare shopping, a fare una scampagnata al lago, nel traffico verso l’ufficio. Ma – ha dimostrato di essere una tipa tosta – anche nei rally raid, nei raduni di fuoristradisti ed in gare di estremo off road. Per quanto mi riguarda, essendo un ex suzzukista, credo che sia il miglior 4×4 della categoria , mai costruito.

Conclusione

In un momento in cui i 4×4 veri, robusti e relativamente basici stanno diventando sempre più difficili da trovare sul mercato dei nuovi veicoli. Forse quì elencati, Gli 11 migliori 4×4 abbiamo i veri fuoristrada che piano piano si stanno estinguendo, dato la presenza di elettronica, che secondo la mia modesta opinione, non và d’accordo con il mondo dell’off road e la relativa resistenza e affidabilità dei modelli nuovi. Oltre a questo anche l’aspetto economico che conta, non poco.

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COLLABORAZIONI

4 thoughts on “11 migliori 4×4 di tutti i tempi (parte seconda)

  1. Ciao bellissimo articolo, complimenti, felice di trovare il suzukino in questa classifica,visto che sono attualmente un felice proprietario di un bellissimo samurai passo lungo(chiamato ciuchino) e prima di un classico passo corto(cricchetto),nonostante non sia il mezzo più comodo,veloce e potente va ovunque e strappa sempre un sorriso quando incroci qualcuno.

    1. Ciao Luigi e grazie. Il suzzukino, restterà sempre nei cuori, quando lo si ha avuto, e sono daccordo con te: strappa sempre un sorrioso a tutti!

  2. Grazie bel articolo molto utile.
    Stò cercando il mio primo 4×4 piccolo ho trovato un buon samurai con 79000km tevisionato e tagliandato di ottima carrozzeria

    Telaio VSE…. Santana Motor SJ Samurai
    Cilindrata 1300 del 1993

    Mi sarbbe piaciuto il samurai prodotto in Giappone. Un consiglio, sono pur validi affidabile li e robusti questi samurai prodotti in spagna?

    Grazie

    1. Grazie a te Daniele. Sono affidabilissimie praticamente uguali, lunica cosa è che gli devi fare sempre una buona manutenzione e controllarla, se fai off road. Tutti i fuoristrada se li portiamo al limite, hanno bisono di coccole e cure. Per il resto sono resistentissimi. Un consiglio che mi sento di darti è: cambia spesso l’olio e la cinghia di distribuzione quando sei sicuro del kilometraggio. Un saluto….

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