Camperizzazione del mio fuoristrada 2.0

Nuova Camperizzazione

Tre anni fa dopo l’acquisto del Discovery iniziai subito la camperizzazione del mio fuoristrada, (se volete dare un’occhiata agl’articoli precedenti il LINK a seguito Camperizzazione del mio 4×4 parte 1 Camperizzazione del mio 4×4 parte 2) usufruendo di tutto il cofano posteriore per la realizzazione. Nel tempo, ho notato che aveva dei limiti per il bagaglio e per quando dovevo cercare qualcosa.  Allora ho deciso di progettare un altro tipo di camperizzazione del mio fuoristrada. Dei mobiletti che si sviluppassero verso l’alto, ed un cassettone più capiente, il tutto realizzato e posizionato con un certo ordine. 

Come ho realizzato il mobiletto

La prima cosa che ho fatto, è stato di costruire una sagoma in cartone che riprendesse le linee della parte sinistra del  cofano posteriore , sino ad arrivare al punto massimo usufruibile superiore del tetto. Realizzata la sagoma, ho riportato i contorni  su un multistrato e ho cominciato ad eseguire i tagli del legno riuscendo a sfruttare al massimo gli spazzi.

Dopo aver realizzato i tagli ho assemblato tutto , utilizzando viti da legno e colla vinilica, per rendere la struttura molto rigida e per evitare i fastidiosi cigolii. Il mobiletto finito è stato rivestito con della moquette e gli sportelli e il ripiano ripieghevole con della pelle sintetica. Una volta ultimato e fissato il mobiletto ho riposto in ordine tutto l’attrezzatura e l’occorrente che mi porto sempre con me.

Partendo dal basso: il Crik pneumatico; cinghie e altre cose. Il secondo ripiano: il cucinino; bombole di ricambio; lampada a gas; zampironi e accendi fuoco. In fine nel terzo comparto ho riposto piccoli attrezzi che possono essere utili.

Il cassettone

Per il cassettone della mia nuova camperizzazione del mio fuoristrada, ho utilizzato altro multistrato e delle tavole di recupero. Ho voluto progettare e realizzare un altro tipo di sistemazione dei mobiletti, perché in caso di mal tempo c’è la possibilità di sistemarsi all’interno per riscaldare o cucinare qualcosa. Il ripiano del cassettone è stato costruito per scorrere e renderlo un ripiano unico, secondo le esigenze. Il tutto rivestito con della moquette dello stesso colore di quella dell’auto.

Per l’alloggio della tanica dell’acqua, rispetto al primo metodo, viene spostata nella parte opposto, con un nuovo impianto elettrico, molto più efficiente e sicuro.  Ho inserito dei pulsanti per dare corrente al nuovo impianto che alimenta l’autoclave, le luci e in futuro una presa USB con il suo interruttore, per caricare dei dispositivi elettronici. L’impianto è provvisto di un portafusibile recuperato da un camioncino. A casa mia non si butta via niente.

Realizzazione telaietto con un cassettino e in multistrato con impianto elettrico
Interruttore per l’autoclave, la luce interna, ed un interruttore predisposto per un’altra utenza. Portafusibile a vista. Tutto controllato da un interruttore per dare corrente al tutto
Ultimazione del modulo elettrico e idraulico
Fine del lavoro.

Questo tipo di sistemazione è stata creata a moduli che si possono aggiungere o togliere in un secondo momento a seconda delle esigenze. In futuro ho in mente di realizzare dei nuovi mobiletti con l’eliminazione dei sedili. Non appena realizzerò questa nuova parte, sarete i primi a saperlo.

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COLLABORAZIONI

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