La chiesa di Santissima Trinità di S’acca argia a Sassari

Per tutto il nostro tour off road, in direzione della “valle dei nuraghi” che ho raccontato negli articoli precedenti, ci sono questi fantastici siti da vedere. Certo che in un Week end non si possono visitare tutti , infatti mi ero ripromesso di tornarci. Nel nord-occidentale della Sardegna, c’è una delle chiesa medioevale più bella e spettacolare dell’Isola, La chiesa di Santissima Trinità di S’acca Argia e cercare di capire i suoi segreti. Sicuramente merita una visita perchè si presenta un alone mistico che ti coinvolgeranno

La chiesa di Santissima Trinità di S’acca argia e i suoi segreti

Facciata della chiesa di Santissima Trinità di S’acca Argia

Il campanile alto più 40 metri, si vede da lontano nel mentre ti stai avvicinando al sito lasciata la statale 131. Appena arrivi ti rimangono impresse questi due colori: il bianco ed il nero. Una perfezione nella disposizione data da conci di calcare e basalto, che si esaltano nella zona in cui si trova. La sua maestosità domina la piana di S’Acca Argia, nel territorio di Codrongianos, dai primi decenni del XII secolo. La prima testimonianza è in un condaghe, tra i possedimenti dei monaci camaldolesi. Nel documento è narrata la data di ampliamento nel 1116: la chiesa di Santissima Trinità di S’acca Argia fu costruita, sulle rovine di un monastero, del quale si notno i resti ed alcune strutture accanto. Questa fantastica abbazzia, situata in un luogo fantastico e di culto apparteneva ai Camaldolesi , ad essi l’aveva donata il Giudice di TorresCostantino I.

Perchè “S’Acca Argia”

Si racconta che in passato ogni giorno arrivasse dal pascolo s’Acca Argia , una mucca” , per dare il latte ai frati e si adagiasse sul prato come in atto di preghiera. Il nome della basilica non deriva, però, dall’espressione logudorese per ‘vacca pezzata’ ma dall’evoluzione del latino S’acca Araria. La piana dove sorge, infatti, fin dalla preistoria, ospitò culti religiosi. Qui, in pellegrinaggio verso la basilica di San Gavino di Porto Torres, il giudice Costantino e sua moglie Marcusa avrebbero pernottato, ospiti dei monaci, e, in seguito a una sacra apparizione, disposero la costruzione della chiesa , intitolata a Vergine e Trinità e affidata ai camaldolesi. Così prese il nome della chiesa della Santissima Trinità di S’acca argia.

Interno della chiesa

I costruttori Pisani furono chiamati per i lavori di ampliamento tra 1118 e 1120: allungamento dell’aula, l’innalzamento delle pareti, la nuova facciata e in fine la costruzione dell’altissimo campanile. Da allora la struttura è stata restaurata all’inizio del Novecento. La basilica è lunga venti metri, larga sette e alta 14. La facciata presenta tre ordini: nel primo vedrai un portico con tetto a capanna, intervallato da sette archi e sormontato da un’architrave.

Dalla navata, attraverso archi a tutto sesto, dove si aprono due cappelle voltate a crociera. Dietro ci sono tre absidi. Alla fine del XII secolo la parte interna di quella centrale, più alta e ampia, fu affrescata da un artista (forse) umbro-laziale: è l’unico esempio in Sardegna di pittura murale romanica. Rimarrai ammirato dal ciclo di affreschi: il Cristo in mandorla con serafini, angeli e arcangeli, la Madonna orante con i santi e scene della vita di Cristo, che ricordano i dipinti di san Pietro di Galtellì.

Curiosità e misteri

Uno dei veli mistici della chiesa è che se prendessimo il campanile e lo mettessimo all’interno della chiesa, corrisponderebbe con l’intera lunghezza della chiesa 40 mt.

Gonario II, il figlio di Costantino, ampliò, come detto in precedenza, e sembra che l’aiuto finanziario per questi lavori, gli vennero dati dai Templari. Abbiamo visto che all’interno è conservata una Vergine Nera, con Bambino, anch’esso di colore, di raffinata fattura.

L’abside dietro l’altare è affrescata con le vicende e la vita di Gesù, gli angeli e una cosa che mi è rimasta impressa la presenza di 14 apostoli, come descrive la guida.

Particolare dei 14 apostoli.

Come arrivarci

Partendo da Oristano si procede in direzione SS 131, la super strada, e s’imbocca la SS in direzione Sassari. Dopo circa 98 km si esce a destra per la Olbia, Ozieri, Tempio Pausania , la E840. Prosegui per circa 2 km ed in lontananza si vedrà questa magnifica struttura medioevale.

I contatti telefonico è 3470007882 , mentre per il biglietto, che è una quota simbolica, e di soli 3,00 € .

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