Roberto Zanda incontra ProviamoaViaggiare

La Sagra del Surf

Ogni anno ad Ottobre, a Mandriola, comune di San Vero Milis, in provincia di Oristano, nel lungo mare organizzano “la Sagra del Surf” . Dato il tipo di manifestazione che richiama tutti gli sport praticati all’aperto. A Ottobre degli anni precedenti, prima della pandemia, c’è stato un grande personaggio, un guerriero una forza della natura: Roberto Zanda “Massiccione” che ha aperto l’edizione.

Il documentario che è stato trasmesso nel lungomare della Sagra.

Chi è Roberto Zanda

Roberto Zanda è un grande maratoneta dell’estremo, che con le proprie forze ha partecipato, con la bandiera della Sardegna alle gare più dure del mondo. Questa tipica disciplina si svolge in località , che possono essere pianure, montagne deserto e ambienti che possono arrivare dai + 50 °C ai – 50 °C. I maratoneti devono percorrere distanze elevatissime entro un numero di giorni stabiliti. Si giorni, perchè le distanze di cui stiamo parlando possono arrivare sino ai 900 km come la Traspyrenea la ultra maratona che attraversa i Pirenei dal Mediterraneo all’Oceano Atlantico. In quest’ultima, il nostro Roberto Zanda partecipò ed arrivò in classifica 4° in 14 giorni, una camminata /corsa non stop. Sforzi disumani, dolori insopportabili ai piedi al fisico e alla mente, anno fatto conoscere il nostro Roberto “Massiccione” in tutto il mondo per la sua potenza e forza di volontà di affrontare queste gare.

La sua ultima gara?

Nell’ultima sua gara “la Yukon Artic Ultra in Canada” , successe una cosa che gli cambiò la vita. Roberto Zanda “il Massiccione”, partecipò alla più dura manifestazione del mondo la maratona di 300 miglia nelle montagne Canadesi che confinano con l’Alaska. Questi ambienti sono talmente impervi ed estremi che le temperature arrivarono a -50 °C , il rischio di congelamento è presso che istantaneo se si suda o ci si bagna. Roberto , che in quel momento era terzo, dopo un grande recupero a poche miglia dall’arrivo, per una disgrazia, cadde e gli si inumidirono le scarpe e i guanti. Da lì incominciò il sodalizio. Per soppravvivere si dovette tiar via i guanti e gli scarponi, ormai bagnati e per ben 17 ore andò in giro per la foresta scalzo, cercando di sopravvivere ma provocandogli il congelamento degl’arti. Dopo ore di sofferenze, finalmente incontrò i soccorsi, e lo portarono in ospedale. Purtroppo, la situazione era grave e il congelamento era talmente esteso che dovettero procedere all’amputazione delle mani e dei piedi.

Il recupero fisico

Il recupero fu doloroso, ma da vero guerriero che è, incominciò un’altra maratona che in un futuro prossimo, lo porterà, secondo il suo programma di allenamento, a partecipare alla ultra maratona che si svogerà nel deserto in data da destinare. Oggi , 5 ottobre, in uno dei suoi punti del tracciato della sua gara più importante della vita, lo ha portato alla “Sagra del Surf” a raccontare la sua storia davanti a tantissimi ragazzi e adulti.

4 Chiacchere con Roberto Zanda

In seguito nel pomeriggio e con tranquillità, ho chiesto se potevo fare quattro chiacchere con lui. In privato ho scoperto che forza della natura è Roberto Zanda. Una persona alla mano , gentile e disponibile con tutti. La sua storia mi ha veramente colpito nel cuore ed è un monito per tutti i giovani, ma anche per i grandi.

Ritornerà nei campi di gara

Roberto Zanda ha partecipato a moltissime gare di questo tipo, autofinanziandosi, con l’aiuto degli amici e con pochissimi sponsor, ma portando sempre la Bandiera Sarda in tutte le sue gare. Solo per questo, ho un grande rispetto. Nelle due giornate della sagra , c’è stata la presentazione del suo libro, “LA VITA OLTRE” , con un documentario a seguito.

Veramente da brividi, ma anche d’insegnamento. Ho comprato il suo libro, e quando ho comiciato a leggerlo, non mi sono più fermato. Lo consiglio vivamente a tutti perchè racconta la vita e la sua ultima gara in Canada, la forza e la volontà che ci stà mettendo per ritornare sui campi di gara sempre con la bandiera della Sardegna.

Presentazione del video

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